Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Valerio Mieli |
Attori | Luca Marinelli, Linda Caridi, Giovanni Anzaldo, Camilla Diana . |
Uscita | giovedì 21 marzo 2019 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,59 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Due ragazzi che si incontrano ad una festa si piacciono fin da subito. Mentre cresce l'attrazione riaffiorano vecchi ricordi d'infanzia.
CONSIGLIATO SÌ
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Lui, docente universitario di Storia romana, è problematico e tormentato proprio come piace a Lei, che gli si manifesta eternamente solare e comprensiva. Lei, insegnante di liceo vive immersa nel presente, ritenendo che "una cosa è già bella durante, non solo dopo, quando te la ricordi". Lui invece i ricordi li immagazzina, li impila uno sopra l'altro, senza riuscire più a distinguere i confini fra presente e passato, e senza essere capace di immaginarsi il futuro. La loro storia d'amore non può che procedere in modo discontinuo, attraverso tante piccole fratture della superficie visiva, in continuo andirivieni fra flash back e flash forward. Il sorriso ostinato di Lei comincia a scomparire e lo smarrimento esistenziale di Lui procede a fagocitare tutto ciò che era naturale e spontaneo nella loro coppia.
Di coppia torna a parlare Valerio Mieli, a quasi dieci anni da Dieci inverni, il suo lungometraggio di esordio. E anche stavolta accarezza i suoi protagonisti con la sua regia empatica e avvolgente, coadiuvato dalla magnifica direzione della fotografia di Daria D'Antonio e dal montaggio fluido di Desideria Rayner, che intessono una trama delicata fatta di nostalgie e di emozioni.
E poiché Lui crede che il presente non esista, la trama cancella ogni permanenza dell'immagine procedendo per salti temporali e sovrapposizioni, sottraendosi alle regole della continuità narrativa.
Questa volta però il lavoro sulla grammatica filmica non è altrettanto interessante, né altrettanto originale, di quello fatto su Dieci inverni, che raccontava una storia d'amore cogliendola in dieci stagioni e lasciandoci immaginare ciò che fosse successo durante le primavere, estati e autunni a noi invisibili. In Ricordi c'è un altro rapporto amoroso disannileato in cui la tempistica fra i due personaggi è sempre fuori sincrono, e c'è la scelta di riproporre i ricordi come memoria soggettiva dei singoli. Ma se dal punto di vista estetico quel vagare fra corpi e sensazioni è puro piacere, dal punto di vista drammaturgico è troppo debitore di altro cinema precedente, in particolare Un amore di Gianluca Maria Tavarelli, al punto di scritturare nei panni di Lei un'attrice, Linda Caridi, che somiglia a Lorenza Indovina, e a rendere Lui (Luca Marinelli) fisicamente simile a Fabrizio Gifuni in quel film del 1999.
Il risultato è una storia romantica che conferma le grandi capacità registiche di Mieli ma cede ad una forma di onanismo non solo nella struttura della trama, ma anche in certi dialoghi avvoltolati su se stessi: quelli che nell'ambito di una relazione amorosa sono tollerabili, ma diventano stucchevoli se trasposti sul grande schermo. Lo sturm und drang del tutto privo di ironia del protagonista maschile ha qualcosa di ottocentesco, il che significa antico ma anche superato: ci domandiamo se, fra le tante preoccupazioni reali che tormentano un trentenne di oggi, resti lo spazio per convinzioni masochiste come "Una storia comincia a finire non appena è iniziata".
Con il suo secondo film Valerio Mieli non solo conferma le buone qualità mostrate in DIeci inverni (David di Donatello come miglior opera prima) ma fa un passo più in là. Un passo verso la maturità cinematografica. Ambientazioni, scene e intreccio narrativo creano un unico tableau in cui è così facile entrare e da cui è così difficile uscire. Vai alla recensione »
Sono trascorsi nove anni da “Dieci inverni” e Valerio Mieli torna con il suo secondo film: ” Ricordi?” che traccia un percorso di maturazione artistica sfociato in un’opera di grande profondità. L’originalità e lo stile della regista, che è anche l’autore della storia, firmano questo secondo film e riprendono aspetti peculiari e tematiche [...] Vai alla recensione »
Il secondo film di Mieli è un vero e proprio viaggio all'interno di una storia d'amore e all'interno delle menti dei suoi due protagonisti, soprattutto quello maschile. Non è una persona facile, il Lui di Ricordi?, non è una persona che sta bene, che vive la vita con leggerezza e spensieratezza. E' complicato, rimugina, non trova soddisfazione nelle cose, ma soprattutto vive quel che gli accade sempre [...] Vai alla recensione »
Valerio Mieli conferma le aspettative con il suo nuovo film ricordi?. Riesce a farti entrare in empatia con i personaggi, travolgendoti con una trama romantica, commuovente e in alcune scene molto spiritosa. La regia è piacevole e molto ricercata per gusto e movimenti di macchina. Ottima interpretazione da parte degli attori protagonisti, e di tutto il resto del cast.
Mieli si conferma uno dei migliori registi della sua generazione, uno dei film italiani più interessanti di questi anni.
Sono stravolta! Ho pianto, ho riso, avrei voluto durasse ancora e ancora. Avevo adorato dieci inverni questo film mi ha dato il colpo di grazia. Non riesco a smettere di pensarci
Un Marinelli intenso e seducente nella sua cupezza , una Linda Caridi rivelazione, due attori diretti benissimo dal registro di Dieci Inverni mai dimenticato, ecco Ricordi?. un film originale che chiede la disponibilità a lasciarsi prendere dal suo fascino e che ti rimane dentro per la sua poesia e la ricchezza di emozioni. Degno dei più grandi autori.
Film emozionante e intenso che ci fa riflettere sui ricordi di ciascuno di noi.Regia ambiziosa che richiama quella di grandi autori del calibro di Bergman.Attori bravissimi, da un Marinelli capace di dare il meglio anche nel ruolo di un giovane eroe tormentato, ad una meno conosciuta Linda Caridi che colpisce per una solarità che si trasforma lentamente in un atteggiamento più riflessivo.